Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato ieri l’Iran di «continuare a mentire sul suo programma nucleare» e ha invitato l’Europa a «smettere di bloccarsi» e ad affrontare la Repubblica Islamica.
L’appello del Premier israeliano arriva a ridosso della notizia secondo la quale l’Iran ha ripreso in pieno il suo programma di arricchimento dell’uranio e dopo che addirittura ha sequestrato un ispettore dell’AIEA e trattenuto i documenti delle sue ispezioni.
«Un anno fa, parlando alle Nazioni Unite, ho svelato al mondo il deposito nucleare segreto dell’Iran a Turquzabad» ha detto Netanyahu in una dichiarazione in inglese.
«Questa mattina (ieri n.d.r.), una riunione del consiglio speciale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha pubblicato i suoi risultati sulle attività dell’Iran nella struttura non più segreta. L’AIEA ora conferma che l’Iran ha mentito. E che l’Iran continua a mentire» ha poi continuato il Premier israeliano.
Il riferimento di Netanyahu era a quel suo discorso alle Nazioni Unite dove denunciava che il Mossad con una azione veramente ardita era riuscito ad entrare in un deposito segreto iraniano a Teheran.
«L’AIEA ha confermato che l’Iran ha violato il Trattato di non proliferazione», ha affermato Netanyahu. «L’Iran continua a nascondere il suo programma segreto di armi nucleari».
L’appello al mondo e all’Europa
«È tempo che le nazioni del mondo reagiscano all’aggressione e al terrore dell’Iran. È tempo di ricorrere alle sanzioni. È tempo di fare pressione sull’Iran fino a quando non cambierà strada», ha affermato il Premier israeliano.
«L’Iran deve smettere di attaccare le nazioni del Medio Oriente. L’Iran deve smettere di minacciare di distruggere Israele. L’Europa deve smettere di bloccarsi. Ora deve agire contro l’aggressione iraniana» ha poi concluso il suo appello.
L’appello di Netanyahu è stato diffuso in inglese e in ebraico a rimarcare l’importanza del momento e la necessità di bloccare l’Iran prima che si scateni una guerra che potrebbe investire tutto il Medio Oriente e avere ripercussioni globali.
Secondo un funzionario della intelligence israeliana citato dall’emittente televisiva Kan, l’Iran potrebbe far detonare il suo primo ordigno nucleare entro un anno.