Che la pericolosità di Hezbollah a livello globale fosse paragonabile a quella di ISIS o di Al Qaeda è cosa risaputa da tempo. Adesso c’è anche una sentenza a dimostrarlo.
Un agente operativo di Hezbollah, Ali Kourani, 35 anni di origine libanese ma diventato cittadino americano, è stato condannato dalla corte federale di Manhattan alla pena di 40 anni di reclusione per aver progettato attentati negli Stati Uniti per conto del gruppo terrorista libanese armato e finanziato dall’Iran.
Kourani era in carcere dal 2017 quando venne arrestato insieme a Samer El Debek, un altro libanese residente negli USA, con l’accusa di fornire appoggio logistico a Hezbollah al fine di compiere attentati negli Stati Uniti e di aver creato una vera e propria rete terroristica.
I due avevano preso di mira importanti obiettivi quali l’aeroporto internazionale Kennedy ed edifici federali, ma anche sinagoghe, l’ambasciata israeliana e altri obiettivi ebraici.
Il giudice federale Alvin K. Hellerstein ha ritenuto che le prove fornite dall’FBI erano schiaccianti e ieri ha condannato Ali Kourani alla pena detentiva di 40 anni.
Questo ora apre altre questioni non di secondaria importanza riguardo l’effettiva pericolosità a livello globale di Hezbollah.
Di solito si tende infatti a pensare al gruppo terrorista libanese come ad una minaccia rivolta esclusivamente verso Israele. Non c’è nulla di più sbagliato.
Hezbollah non controlla solo l’enorme traffico di cocaina proveniente dal Sud America e diretto verso gli Stati Uniti e l’Europa, ma è in grado di creare vere e proprie reti terroristiche addirittura all’interno degli stessi Stati Uniti pianificando per anni l’addestramento degli agenti operativi, infiltrandoli dentro il sistema e arrivando persino a fornire loro i mezzi per diventare cittadini americani.
È dal 2013 (almeno) che proprio negli Stati Uniti sono partite diverse inchieste su quella che viene definita “la multinazionale della droga” che vede Hezbollah alleata di uno dei più importanti e pericolosi cartelli della droga messicani, i Los Zetas.
Le indagini dell’FBI hanno portato a scoprire che Hezbollah ha movimentato tonnellate di cocaina, armi ed esplosivi per finanziare il proprio esercito in patria e, più recentemente, per finanziare la guerra in Siria.
Non ci stancheremo mai di ricordare a certi politici italiani, come Massimo D’Alema e Manlio Di Stefano, che considerano i terroristi libanesi alla stregua di un partito politico, chi sia veramente Hezbollah. Ora a darci ragione c’è anche un tribunale federale USA.