Iran: come sdoganare l’asse della resistenza anche all’ONU

Ieri la TV iraniana ha scritto due righe (due) sulla partecipazione del Presidente iraniano, Hassan Rouhani, alla prossima Assemblea Generale dell’ONU, eppure in quelle due righe c’è tutta l’arroganza iraniana e l’inutilità delle Nazioni Unite.
Nell’annunciare la partecipazione di Rouhani la TV iraniana esalta il ruolo dell’Iran nella formazione del cosiddetto asse della resistenza che ultimamente di è allargato a nuovi importanti attori, quali le milizie sciite afghane, irachene e pachistane ma, sopratutto, ad Hamas ormai parte fondamentale dello schieramento iraniano.
Ora, se è vero che tutto questo non è affatto una novità per gli addetti ai lavori, è una novità che l’Iran rivendichi apertamente la guida del cosiddetto asse della resistenza e che lo dichiari così apertamente attraverso la sua TV di Stato anticipando che lo farà anche alle Nazioni Unite.
Afferma la TV iraniana:

Non vi è dubbio che tutti i membri dell’asse di resistenza si sostengano fortemente a vicenda e abbiano creato un potere unito e non vi è dubbio che se un membro viene attaccato, gli altri membri si vendicheranno

Questo è quello che, secondo la TV iraniana, Hassan Rouhani ribadirà alle Nazioni Unite dove dovrà rispondere alle accuse di aver attaccato l’Arabia Saudita.
Attenzione, Rouhani non ammette che a compiere l’attacco – poi rivendicato dai ribelli Houti – sia stato l’Iran, afferma però il diritto degli Houti ad attaccare i sauditi e il diritto dell’Iran di reagire nel caso uno dei membri dell’asse della resistenza venga attaccato.
Questo naturalmente avviene tanto più per gli altri membri della coalizione che fa capo a Teheran. Se quindi, per esempio, Israele attaccherà Hezbollah, si vedrà contro anche tutti gli altri. Se attacca Hamas avrà contro tutto l’asse della resistenza e così via.
Ripetiamo, sono cose che già sapevamo, ma un conto è saperle (darle per contate), un conto è invece parlarne liberamente alle Nazioni Unite o comunque in un consesso internazionale di una certa importanza.
L’Iran diventa quindi molto più arrogante di quanto in effetti si possa permettere. Fa la voce grossa alle Nazioni Unite e ricorda che «se attacchi uno di noi verrai attaccato da tutti gli altri», come a dire, occhio a quello che fate perché trasformare il Medio Oriente in un campo di battaglia è un attimo.