Israele: intensi scontri nel sud di Gaza tra IDF e Hamas. Diversi morti

Gerusalemme, Israele (Rights Reporter) – Intensi scontri sono scoppiati nella notte appena passata tra forze speciali del IDF e terroristi di Hamas. Un colonnello dell’esercito israeliano è rimasto ucciso e un altro ufficiale ferito mentre ci sarebbero almeno sette morti tra i terroristi tra i quali un importante capo dell’ala militare di Hamas.
Tutto sembra essere nato da una operazione condotta dalla intelligence militare israeliana nella città di Khan Younis, all’interno della Striscia di Gaza. Le unità speciali israeliane che viaggiavano a bordo di un mezzo civile sarebbero state scoperte dai terroristi di Hamas. Ne è nato uno scontro a fuoco violentissimo che ha dato il via a tutta una serie di eventi che rischiano di sfociare in un conflitto aperto.
Difficile ricostruire i fatti. Secondo un comunicato dell’ala militare di Hamas una forza speciale dell’IDF è penetrata tre Km all’interno della Striscia di Gaza a bordo di un mezzo civile ed è stata individuata nei pressi della moschea Isma’il Abu Shanab, a est di Khan Yunis. Non è chiaro qual’era l’obiettivo dei militari israeliani, ma è plausibile che si trattasse di un obiettivo di alto profilo.

Nur Barakeh, il comandante di Hamas ucciso durante gli scontri

Ne è nato uno scontro a fuoco nel quale un colonnello dell’esercito israeliano è rimasto ucciso (il nome è secretato) e un ufficiale ferito. Tra i terroristi di Hamas ci sarebbero sette morti e altrettanti feriti. Tra le vittime un capo di Hamas, Nur Barakeh, comandante della brigata di Khan Younis.
Immediato l’allarme nelle comunità israeliane del sud di Israele. I residenti sono stati invitati a rimanere vicino ai rifugi. Un testimone al telefono ha riferito di udire forti esplosioni. Poco dopo nel Consiglio regionale di Eshkol sono state suonate per due volte le sirene di allarme a causa di diversi missili lanciati da Gaza, alcuni intercettati dal sistema Iron Dome e altri caduti in campo aperto.
A quel punto è intervenuta anche l’aviazione israeliana che ha colpito obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza provocando, secondo fonti palestinesi, sei vittime tra i terroristi.
In una riunione d’emergenza il Ministro della Difesa israeliano, Avidgor Liebermana, ha fatto il punto della situazione. Si è deciso di non aprire le scuole nelle comunità a ridosso della Striscia di Gaza, di cambiare i corridoi di atterraggio dell’aeroporto Ben Gurion passando a vie più lunghe ma più sicure e di mantenere lo stato di massima allerta in tutta la regione meridionale. Il Premier, Benjamin Netanyahu, che si trovava a Parigi per le celebrazioni della fine della grande guerra, dopo una consultazione con i vertici della difesa ha deciso di rientrare immediatamente in Israele.
La situazione è ancora in evoluzione.