La madre di tutte le fake news sul Coronavirus? Prodotto in Israele

Vi mancava qualche buona fake news sul Coronavirus? Vi mancavano teorie complottiste che come al solito dessero addosso ai “malvagi ebrei”? Tranquilli, ci hanno pensato quelli della “razza superiore” a sopperire al problema.
E bisogna ammettere che non sono andati nemmeno tanto per il sottile visto che per farlo hanno usato un nome ridondante come quello di Philip Giraldi, uno con un curriculum da fare invidia ad ogni nazistello del pianeta.
Ex specialista in antiterrorismo e ufficiale dell’intelligence militare della Central Intelligence Agency degli Stati Uniti (CIA) nonché convinto suprematista, noto amante dell’ideologia nazista e altrettanto noto odiatore di tutto ciò che è ebraico.
Il buon Philip Giraldi mi va a scrivere un articolo, poi ripreso da mezzo mondo complottista e anti-ebraico, nel quale ipotizza (naturalmente senza alcuna prova) che il Coronavirus sarebbe stato creato dagli americani e dagli immancabili cattivissimi israeliani per danneggiare l’economia cinese e gli iraniani, che guarda caso sono i due punti dove il Coronavirus ha colpito più duramente.
Quali sono le prove che il buon Giraldi porta a sostegno della sua teoria? Secondo lui ce ne sono di inoppugnabili, come per esempio il fatto che il Presidente Trump abbia da sempre sollevato il problema relativo alla crescente competitività dell’economia cinese che danneggia quella americana.
Con il Coronavirus la Cina si sarebbe trovata immancabilmente in difficoltà, sia a livello commerciale che a livello militare e strategico. Quindi è chiaro che non possono essere stati che gli americani a studiare un piano così subdolo, naturalmente con il fondamentale supporto israeliano.
D’altra parte americani e israeliani è una cosa che hanno già fatto in passato quando hanno creato il virus Stuxnet con il quale sono riusciti a ritardare lo sviluppo del programma nucleare iraniano.
C’è solo un piccolo dettaglio: Stuxnet era un virus informatico in grado di infettare al massimo qualche computer e non un microrganismo patogeno in grado di aggredire l’uomo. Ma questi sono dettagli insignificanti per i numerosi seguaci della teoria del complotto.
Poi c’è un’altra cosa importante che non poteva sfuggire all’ex agente nazista della CIA e ai suoi adepti. Gli scienziati del Galilee Research Institute israeliano sostengono che tra qualche settimana avranno un vaccino contro il Coronavirus che sarà pronto per la distribuzione e l’utilizzo entro 90 giorni.
Come diavolo fanno i perfidi ebrei ad avere un vaccino in così poco tempo? Sono bravi? Sono attrezzati? Sono al top mondiale nelle ricerca? Certo che no. Lo hanno chiaramente inventato loro e adesso vorrebbero anche prendersi il merito di averlo sconfitto. Non prima naturalmente di aver sterminato gli iraniani e aver fatto fallire la Cina per fare un favore a Trump.
Capite come tutto torna? Capite come di fronte a queste prove non ci rimane altro che prendere per buone le allucinazioni dell’ex agente nazista della CIA e cominciare a pensare come fargliela pagare ai perfidi israeliani e ai loro amici americani?
Qualcuno potrebbe sollevare la questione che il Coronavirus ha aggredito anche Israele e gli Stati Uniti, ma anche a questo c’è una risposta. Gli è sfuggito di mano. Semplice no? Gli americani e gli israeliani sono così stupidi da aver creato un virus incontrollabile e per di più senza nemmeno curarsi di aver creato una cura prima, anche se la promettono in tempi brevi.
Se la questione del Coronavirus non fosse così maledettamente seria ci sarebbe da fare una sonora risata di fronte a cotanta stupidità. Ma la cosa è seria e francamente non c’è nulla da ridere anche perché i cretini pronti a crederci non mancano. Diffondere odio attraverso l’individuazione di un “untore” è tipico dei nazisti e stati certi che questa fake news sul Coronavirus diventerà ben presto virale. È la loro specialità.

Politicamente non schierato. Voto chi mi convince di più e questo mi permette di essere critico con chiunque senza alcun condizionamento ideologico. Sionista, amo Israele almeno quanto amo l’Italia. Studio tutto quanto riguarda il Medio Oriente e l’Africa centrale.