Due importanti testate israeliane, Ynet e il Times of Israel questa mattina riportano una frase del Presidente Trump che non si capisce bene se appartenga alla famiglia del menefreghismo o del tradimento.
«Francamente gli iraniani in Siria possono fare quello che vogliono» ha detto il Presidente americano ai giornalisti secondo quanto riportano le due testate israeliane.
Secondo Trump gli iraniani se ne starebbero andando dalla Siria (e dallo Yemen) perché adesso avrebbero altre gatte da pelare.
«L’Iran non è più lo stesso paese», ha detto Trump. «L’Iran sta ritirando il personale dalla Siria. Possono fare quello che vogliono lì, francamente, ma stanno tirando fuori il personale. Stanno tirando fuori la gente anche dallo Yemen. L’Iran vuole sopravvivere ora» ha poi continuato riferendosi probabilmente alle sanzioni americane contro la Repubblica Islamica che avrebbero costretto gli iraniani a più miti consigli.
Francamente non sappiamo più cosa dire di questo Presidente che viene ancora visto come un amico di Israele. Non sappiamo se quando dice che gli iraniani si stanno ritirando dalla Siria esprime una sua vaneggiante visione personale delle cose, se si basa su qualche informazione di intelligence o se, più semplicemente, se ne frega di quello che fanno gli iraniani in Siria e di quello che avverrà così come già avvenuto con i curdi.
Sappiamo però che l’intelligence israeliana (di cui ci fidiamo decisamente di più) afferma l’esatto contrario e solo pochi giorni fa il Premier israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva incontrato il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, in Brasile dove aveva avuto rassicurazioni sul fatto che gli Stati Uniti avrebbero sostenuto Israele e combattuto insieme il radicamento iraniano in Siria. Che dopo i curdi tocchi a Israele come in molti temevano? Speriamo sia solo un equivoco.